giovedì 30 luglio 2015

Book & Wine: si inizia venerdì con Emanuele Felice




Al via la VII edizione del Book&Wine. Come ogni anno, all’interno dei giardini di Palazzo d’Avalos, per quattro giorni, fino al 3 agosto, si assisterà a presentazioni di libri di ultima uscita in compagnia degli autori, dibattiti e degustazioni di vini e prodotti locali.
Si inizia venerdì 31 luglio, alle ore 21.15, con Emanuele Felice e il suo ultimo lavoro, Ascesa e declino – Storia economica d’Italia (Il Mulino, 2015), resoconto puntuale e disincantato sulla condizione di deriva economica in cui versa il nostro Paese. A dialogare con l’autore sarà il giornalista Gianni Quagliarella. Alle 22.15 si parlerà invece di Islam con Lorenzo Deglich e il suo L’Islam nudo – Le spoglie di una civiltà nel mercato globale ( Jouvence, 2015), partendo dal suo rapporto con la religione, che nella società globalizzata dei consumi percorre le vie del mercato, tra fascino e ombre. A presentarlo sarà il docente di Letteratura araba Daniele Mascitelli.

Tra gli ospiti delle serate successive Giulio Laurenti, l’editore Giulio Perrone, il giallista Romano De Marco, il fortunato partecipante del reality Masterpiece, Lorenzo Vargas, e la scrittrice Mascia Di Marco.

Tutte le serate sono organizzate dall’Associazione culturale Sideshow in collaborazione con il Comune di Vasto e la sponsorizzazione della Cantina San Michele Arcangelo e della libreria Mondadori di Vasto.

IL PROFILO DEGLI AUTORI
 
Emanuele Felice è professore di Storia economica presso l’università autonoma di Barcellona. Già insegnante nelle università di Bologna, Siena e Siviglia, ha intensificato negli ultimi anni la sua ricerca studiando in particolare l’andamento del mercato in base ai divari regionali esistenti in Italia. Tra le numerose pubblicazioni della sua carriera, ha collaborato con la prestigiosa casa editrice con i testi: Divari regionali e intervento pubblico. Per una rilettura dello sviluppo in Italia (2007);Perché il Sud è rimasto indietro (2013) e Ascesa e declino. Storia economica d’Italia (2015). Nel suo percorso millenario, il nostro Paese ha conosciuto fasi alterne di prosperità e declino. Dopo i successi del Novecento, ormai l’Italia sembra arenata nelle secche di una lunga fase di stagnazione, da cui sembra quasi impossibile uscire. Come è stato possibile passare da una realtà economica tra le più floride d’Europa all’attuale declino? Questo il tema, affascinante e scomodo, dell’ultimo libro di Felice, che con la sua impronta personale e una lingua puntuale ci riporta a uno dei motivi più forti di tale discesa: la disuguaglianza e l’assenza di un giusto assetto politico.
“Uno splendido libro, denso e ben scritto, che ha alle sue spalle lunghe ricerche dell’autore sul lungo periodo, ma utilizza anche con intelligenza gli apporti più importanti degli altri storici economici italiani e stranieri” (Sabino Cassese)


Lorenzo Declich, islamista e traduttore dall’arabo, ha insegnato all’Orientale di Napoli e si occupa di mondo islamico contemporaneo, collaborando con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato nel 2004 per i tipi di Aracne: Sulla storia del sultanato albusa’ide e sull’Islam della costa Swahili nel XIX secolo The Mundiris of Zanzibar. Di quest’anno è l’uscita del libro L’Islam nudo. Le spoglie di una civiltà nel mercato globale (Jouvence). L’identità islamica, nel tritacarne della globalizzazione, è in via di ridefinizione. L’Islam nudo, in equilibrio fra cronaca e divulgazione, racconta aspetti sorprendenti e inaspettati di questo processo, concentrandosi infine sul nascente “Islam del mercato”, i cui effetti sulla vita dei singoli credenti e delle diverse comunità musulmane sono spesso dirompenti. Declich punta i riflettori su una realtà poco conosciuta, ma in grande fase di espansione: quella dell’Islam mercato. Qui infatti c’entra poco o niente la spiritualità, che anzi a volte diventa un cinico mezzo per raggiungere i vero obiettivo: il business.

“Con esempi che di solito non si trovano sui giornali, spesso anche molto divertenti, Declich insegna a separare ciò che nel mondo islamico sta accadendo realmente da ciò che le grandi imprese e alcuni Stati auspicano accada: l’apparizione di un mercato islamico formato da consumatori musulmani dai gusti prevedibili” (Giuliano Milani)


Giulio Laurenti è autore prolifico ed eterogeneo, ha pubblicato libri di racconti e poesie, ha creato la web tv Nonleggere.it, ha avviato Anobio, una piccola casa editrice che stampa con caratteri di piombo, e ha trovato il successo con il libroSuerte (Einaudi, 2010), che narrava della vita rocambolesca di Ilan Fernandez, uno dei più grossi narcotrafficanti colombiani divenuto poi imprenditore del settore abbigliamento. Il suo ultimo lavoro è La madre dell’uovo (Effigie, 2015). Un romanzo inchiesta che sta suscitando parecchio interesse nel mondo della narrativa e della politica. Sembra un noir, invece è una vicenda realmente accaduta. Due storie che si incontrano: quella di un ragazzo in rivolta contro la brutalità del potere e quella di una giovane giornalista che sette anni prima, in Somalia, indagava sul traffico di rifiuti tossici. Quali segreti legano queste due figure, quella di Carlo Giuliani e quella di Ilaria Alpi? Quale ombra getta questo intrigo sul nostro Paese?

“La teoria prende piede. Coincidenze e interferenze pure” (da Il fatto quotidiano)


Giulio Perrone vive a Roma, dove nel 2005 ha fondato la casa editrice che porta il suo nome. Insegna Organizzazione e gestione delle imprese culturali presso la facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza. E proprio a Roma, la sua città, Perrone ambienta il suo romanzo, L’esatto contrario (Rizzoli, 2015), un thriller dai toni ironici e intriganti. Riccardo Magris, il protagonista, non ha mai dimenticato quel bacio rubato a Giulia Rusconi, studentessa che di lì a poco verrà brutalmente uccisa dall’insospettabile professor Morelli. Il caso viene archiviato. Passano dieci anni, passa la vita e molte cose cambiano, ma l’omicidio di Morelli riapre vecchie ferite e riaccende una fiamma mai spenta. Un giallo avvincente e una prosa scorrevole, nel teatro della città millenaria più bella del mondo.


Lorenzo Vargas è un giovane scrittore marchigiano che vive e studia Giurisprudenza a Macerata. Pierre non esiste (Bompiani, 2015) è il titolo dell’ambizioso suo primo romanzo. Volutamente eccentrico, vive con i genitori e dice di odiare i Promessi sposi. Ama esprimersi con più linguaggi creativi diversi, dalla scrittura al disegno, passando per la musica. Dopo aver partecipato al fortunato reality Masterpiece su Rai3, Vargas è riuscito a catturare l’interesse di una grande casa editrice con un romanzo a metà strada tra il viaggio interiore e il fantasy. La storia, di derivazione orwelliana, racconta la vita ordinaria di Pierre, il protagonista, che cerca di fuggire a una società controllata dalla polizia. Sogno e realtà si mescolano nella narrazione, in un vorticoso e allucinato viaggio nella mente umana. Pierre non esiste è un romanzo visionario che trasporta Orwell nelle atmosfere di Shutter Island, un viaggio alla ricerca di una verità che non è mai come appare.


Romano De Marco, classe 1965, ha esordito nel Giallo Mondadori nel 2009 con il romanzo Ferro e Fuoco, poi ripubblicato dalla casa editrice Pendragon. Nel 2011 è uscito Milano a mano armata per Foschi editore (premio Lomellina in giallo). Con Feltrinelli ha pubblicato Io la troverò (collana Fox Crime), uscito nel 2014 e finalista al premio Scerbanenco e Città di polvere a maggio 2015. Autore di articoli e racconti su Linus, Il Corriere della sera e sulle collane del Giallo Mondadori, collabora con la Delos edizioni per Writer’s Magazine Italia. Città di polvere. La serie Nero a Milano, vede Marco Tanzi alle prese con un giallo intricatissimo. Una volta miglior poliziotto di Milano, Tanzi deve scontare la galera, gli anni da clochard, l’esilio volontario, fino alla riabilitazione e al ritorno. La sua missione: infiltrarsi nel peggior carcere d’Italia per ottenere informazioni da un contabile della malavita e infliggere così un duro colpo alla ‘ndrangheta che controlla il traffico di cocaina a Milano. Fronteggiare l’escalation di folle violenza non è un compito facile. Tra fiumi di polvere bianca, tradimenti e giochi di potere, in una città tormentata e perduta che ha perso la sua identità.

“Un nuovo maestro del noir italiano, capace di tenere in scacco le vostre paure” Luca Crovi


Mascia Di Marco esordisce nel 2007 con il racconto Tandoori, pubblicato dalla casa editrice Fernandel all’interno della fortunata antologia Quote rosa. I racconti delle ragazze italiane. Con la stessa casa editrice pubblica il romanzo Nel cemento, nel 2010, sui vizi e le contraddizioni della provincia italiana, e Il cavedio, romanzo collettivo che ripercorre un pezzo di storia d’Italia vista con gli occhi di tre donne di età e regioni diverse e un unico amore. Autrice di racconti per diverse antologie e per il web, è di questi giorni la pubblicazione del suo nuovo romanzoFuori, per la casa editrice Pendragon. La storia narra di Piero, uscito di prigione dopo ventisei anni. La sua casa, le strade, i luoghi e i suoni del suo paese non sono più gli stessi. Le persone sembrano ostili, e il ritorno non è come lo aveva sognato. Nell’arco di una sola giornata ritornano – con i fantasmi del passato - l’amicizia tradita e l’antico amore per una donna. Il suo destino si incrocia con quello di Elio, ricco e cinico uomo d’affari, e quello di Vittorio, vecchio ruffianodall’aspetto malandato e oscuro. Nell’anima di questi e altri personaggi si annida il tarlo di un’esistenza rovinata da un errore. L’errore che ti cambia la vita per sempre.

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