venerdì 27 dicembre 2013

Presentazione del calendario dell’Anffas onlus



Giovedì 2 gennaio, alle ore 16,30, presso l’Agenzia per la Promozione Culturale di Vasto, in via Michetti, avrà luogo la presentazione del Calendario 2014 Anffas onlus (Associazione Famiglie di disabili intellettivi e relazionali). L’associazione quest’anno festeggia i 55 anni di attività, infatti è operativa dal 1958.      
“Siamo in trincea – spiega il Presidente nazionale Anffass, Roberto Speziale – e abbiamo un dovere: continuare a lottare, con nuove armi e nuovi strumenti, uniti anche ad altri attori sociali e mantenendo forte l’impegno al cambiamento. Ne abbiamo la forza e la capacità. E’ nostro compito rimuovere tutti gli ostacoli esistenti. Cambiamento e inclusione: queste le parole d’ordine per la tutela e il rispetto dei diritti delle persone con disabilità. Nessuno è più disposto a essere spettatore. Il mondo della disabilità vuole essere protagonista attivo”.    
Anche quest’anno l’Associazione Anffas onlus Vasto è presente nell’elenco dei soggetti ammessi a beneficiare del 5% dell’imposta sui redditi. Per sostenere l’Anffas onlus Vasto occorre che il dichiarante apponga la propria firma nel primo dei quattro riquadri relativo alle Associazioni di Volontariato indicando sotto la firma il codice fiscale dell’Anffas onlus di Vasto: 92 01 97 30 693 Associazione di volontariato.                                                                                   
Clou della serata sarà l’esibizione del cabarettista 'Nduccio, che rallegrerà il pubblico con il suo spettacolo.

Fabrizio Scampoli

mercoledì 25 dicembre 2013

AUGURI

I Dipenenti dell'Agenzia per la Promozione Culturale 
augurano buona natale e buon anno
a tutti gli utenti della biblioteca,
ai grandi e ai piccoli,
ai quelli che ci fanno compagnia da anni 
e quelli nuovi che verranno.


domenica 22 dicembre 2013

I Sanniti d’Abruzzo, Molise, Campania e Puglia Museo Archeologico di Schiavi di Abruzzo (CH) 27 dicembre, ore 10,00 – 17,00


Il prossimo venerdì 27 dicembre, dalle ore 10 alle 17, il Museo Archeologico di Schiavi di Abruzzo ospiterà il Convegno "I Sanniti d'Abruzzo, Molise, Campania e Puglia". 
Attraverso un quadro generale delle più aggiornate ricerche sull'argomento, l'organizzazione del Convegno si pone come obiettivo primario quello di offrire ai territori dove sono vissuti i Sanniti l'opportunità di conoscere questo grande e fiero popolo che contese ai Romani il dominio sull'Italia antica. 
L'evento è organizzato dal Comune di Schiavi di Abruzzo, con la collaborazione di Regione Abruzzo, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, Università degli Studi del Molise, Italia Nostra del Vastese, Archeoclub di Schiavi di Abruzzo, Fondazione per l'Arte, l'Archeologia e la Cultura del Vastese, Parsifal Società Cooperativa di Vasto.

Programma
ore 10,00: saluti del Sindaco Luciano Piluso e presentazione del Convegno
ore 10,15: Gianfranco De Benedittis, I Sanniti del Molise
ore 10,45: Sandra Lapenna, I Sanniti d'Abruzzo: i santuari di Schiavi di Abruzzo e Quadri
ore 11,15: Domenico Caiazza, I Sanniti della Campania
ore 11,45: Gianfranco De Benedittis, I Sanniti di Puglia
Visita al Museo Archeologico di Schiavi di Abruzzo
ore 14,30: Adriano La Regina, L'Italia dei Sanniti
ore 15,00: Finalmente un'epopea dei Sanniti? Davide Aquilano modera la tavola rotonda sul
romanzo di Nicola Mastonardi, VITELIÚ
ore 16,00: Il futuro è nei Beni Culturali? Armando Falasca introduce e modera la tavola rotonda sul Parco Archeologico dell'Alto Sannio
ore 17,00: Conclusione dei lavori

sabato 21 dicembre 2013

E' in edicola Il "Lunarie de lu Uaste" 2014


Presso la Sala della Pinacoteca di Palazzo d’Avalos è stato presentato il "Lunarie de lu Uaste” l’Almanacco dei Vastesi 2014.Presenti i tre autori Giuseppe Tagliente, Paolo Calvano e Fernando D’Annunzio, sono intervenuti l'antroploga  Lia Giancristofaro, l’attore e regista teatrale Stefano Angelucci e i musicisti Stefano De Libertis e Michael Zappitelli, che hannno allietato la serata con stacchi musicali. Il lunario, come ogni anno, tratta di avvenimenti, curiosità, personaggi ed approfondimenti della storia e della tradizione vastese.

mercoledì 18 dicembre 2013

'Viteliù' di Nicola Mastronardi, presentazione del libro al Museo Archeologico del Vastese



Nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre, alle ore 17,30, Amalia Faustoferri, archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo e l’archeologo Davide Aquilano presenteranno il romanzo Viteliú assieme all’autore Nicola Mastronardi nella Sala Conferenze del Museo Archeologico del Vastese (MAV), presso il Castello di Monteodorisio.
L'appuntamento, sottolineano i responsabili della sezione del Vastese di Italia Nostra, prevede anche una visita guidata alla collezione di iscrizioni frentane del Museo, che vanta, tra gli altri reperti, la Chiave di Herentas da Tufillo e l’Alfabetario da Casalbordino.
Il Museo Archeologico del Vastese raccoglie ed espone al pubblico le testimonianze archeologiche più rappresentative tra quelle rinvenute nel territorio. "La valenza territoriale di questo museo - viene evidenziato in una nota - ha spinto Italia Nostra a sceglierlo come luogo d’elezione per la presentazione del romanzo storico scritto da Nicola Mastronardi, che ha come protagonisti sia i Sanniti che i Frentani, vale a dire le due componenti etniche antiche dell’odierno Vastese".

martedì 10 dicembre 2013

“Le processioni a Vasto tra fede e tradizione”: un volume che entra nell'intimità religiosa di ogni vastese

La presentazione: accolto con grande entusiasmo il nuovo libro dello storico PASQUALE (Lino) SPADACCINI edito dagli Amici degli Anziani

Nell'arco dell'anno ci sono a Vasto circa 30 processioni. Alcune hanno origini antichissime. Bene ha fatto quindi l'associazione "Amici degli Anziani" guidata da Angela Poli Molino a chiedere allo storico Pasquale (Lino) Spadaccini di risistemare i suoi numerosi appunti e dare alle stampe il prezioso volume “Le processioni a Vasto tra fede e tradizione”. Ieri sera in una gremitissima Sala Mattioli c’è stata la presentazione del volume.

“Il libro si divide in due parti”, ha detto Spadaccini. “C’è una parte introduttiva che non può e non vuole essere esaustiva sull’argomento, anche perché è molto vasto, ed una seconda parte dove si ripercorrono le varie processioni in ordine cronologico, partendo da quella della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio, per terminare con quella in onore di S. Barbara il 4 dicembre”. L’autore poi si è soffermato sulle notizie storiche riportate sui documenti dei nostri archivi ed in particolare sugli attriti fra le confraternite di San Pietro e di S. Maria Maggiore. Attriti che portarono ad una decisione drastica: “Il 13 gennaio del 1808 con decreto Reale – ha spiegato Spadaccini - vennero soppresse le parrocchie di S. Pietro e S. Maria per porre fine alle continue liti di preminenza delle due storiche chiese vastesi”, “ Giuseppe Napoleone decise la soppressione dei due capitoli, in favore di quella unica di San Giuseppe, che rimase così parrocchia unica di Vasto fino al 31 marzo 1915, quando vennero ripristinate le due parrocchie soppresse”.

 “In realtà un tempo c’era molto campanilismo tra le varie chiese – ha continuato l’autore - si litigava spesso e quello appena citato non è l’unico caso”. E quindi si è soffermato un altro episodio di polemiche e litigi tra le confraternite delle chiese di S. Maria Maggiore e del Carmine, per la processione di San Michele, la cui statua prima veniva portata al Carmine. “Ci sono altri episodi che possiamo citare - ha chiarito Spadaccini - però ho preferito non inserire altro nel libro per non esagerare e dare troppo l’idea di litigiosità tra le varie chiese”. “Oggi le cose sono decisamente cambiate. C’è molta amicizia e collaborazione tra i parroci e lo stesso vale per le confraternite. Per fare solo un esempio, basta vedere la processione di San Michele: dal 2000, la statua del patrono era portata solo dai confratelli del Gonfalone e della Sacra Spina, negli ultimi anni invece viene portato a spalla da quattro confratelli diversi che si alternano, questo perché San Michele è patrono di tutti”.

Spadaccini ha poi elencato anche una serie di processioni “straordinarie” dalla metà del ‘900 ad oggi (ad esempio alcune recenti come l’arrivo delle reliquie di Sant’Antonio di Padova (2006) o del sangue del Beato Papa Giovanni Paolo II (2012), la reliquia di papa Giovanni XXIII, di soli pochi giorni fa); oppure le altre processioni “invocate in particolare dagli agricoltori contro calamità naturali, per la pioggia benefica per i raccolti, oppure per chiedere protezione o scongiurare pericoli, come ad esempio quella del 25 febbraio 1956, quando per scongiurare il pericolo della frana, vennero portate in processione le statue dell’Arcangelo Michele, le reliquie del Legno della Croce, della Sacra Spina e del braccio di Santa Liberata”.

“Alcune processioni si sono perse nel tempo – ha continuato l’autore - una su tutte, quella di S. Luigi Gonzaga. Nel giorno della festa si svolgevano due processioni, una usciva da S. Pietro, mentre l’altra da S. Maria Maggiore con la statua del santo preceduta da una lunghissima doppia fila di fanciulli, tutti in ordine dai più piccoli ai più grandi, con un grosso medaglione di cartone sul petto, con impressa l’immagine del santo, e una candela accesa in mano. Davanti la statua c’erano gli “angioletti”, cioè i bambini vestiti di veli e muniti di ali di cartoncino”.

Nel libro molti sono i riferimenti a tradizioni e riti che si sono persi o sono stati modificati nel tempo. Una parte molto importante, anzi fondamentale, del libro sono le immagini. “All’interno ci sono ben 160 fotografie e, dovete credermi, davanti ad una quantità notevole di fotografie, è stato davvero difficile doverne eliminare tante”, ha sottolineato Spadaccini. “La gran parte sono immagini degli ultimi anni, dove sono riconoscibili tanti volti di confratelli, sacerdoti, personalità politiche e persone comuni, molte delle quali anche qui presenti oggi in mezzo a noi, ed anche qualcuno che non è più con noi. Poi ci sono anche molte foto d’epoca, alcune delle quali inedite, di straordinaria bellezza, che ci fanno assaporare l’atmosfera delle processioni di un tempo”.

Il saluto della città è stato portato dal Sindaco Luciano Lapenna e dall’Assessore Suriani. Presenti il vicepresidente del Consiglio Marcello ed il Consigliere Baccalà, autorità Lions, numerosi ospiti.

“La fede e la profonda devozione dei vastesi verso la Religione di Cristo, si perde nella memoria del tempo”, ha detto il presidente Assostampa Giuseppe Catania in apertura. “Pasquale Spadaccini, nel suo prezioso volume “Il Tempo e la Memoria – Le processioni a Vasto tra fede e tradizione” (Per l’Associazione Amici degli Anziani), ne rievoca le più importanti, con la sua ormai consolidata sagacia ed appassionata ricerca, riuscendo a condensarle in pagine supportate da riproduzioni fotografiche e con accostamenti storici e filologiche di rilievo”.

Angela Poli Molino, Presidente Associazione “Amici degli Anziani” nel ringraziare tutti ha detto: “Dobbiamo al lodevole impegno di Pasquale Spadaccini, aver raccolto con encomiabile diligenza, nelle documentate pagine della sua pubblicazione, il fervore della gente di Vasto, sempre professato verso le tradizionali processioni religiose”. “Questo volume vuole essere, infatti, il veicolo migliore per promuovere e salvaguardare quanto di più bello vi possa essere nel manifestare il trasporto di fede popolare, non solo nella preghiera, bensì nella partecipazione alle processioni che costituiscono il veicolo efficace per perpetuare lo slancio devozionale della gente”.

A sua volta L’Autore Pasquale (Lino) Spadaccini ha rivolto “doveroso un ringraziamento ad Angelina Poli Molino e all’Associazione Amici degli Anziani per l’opportunità data nel pubblicare il presente volume. E poi un grazie al cavalier Giuseppe Catania per la presentazione e per le sue parole fin troppo generose; a Bruno D’Adamo, che ha curato l’impaginazione ed a coloro che hanno fornito le preziose fotografie pubblicate, cioè l’Associazione Nazionale Marinai sezione di Vasto, Ida Candeloro, Stefano D’Adamo di Milano, Beniamino Fiore, Dino Fioretti, Massimo Molino, Tonino Pollutri, Tindaro Pontillo, Michele Tana e Francesco Paolo Vitelli”. Infine Spadaccini ha ringraziato la famiglia Provicoli per le immagini della copertina e della quarta di copertina tratte da opere del pittore vastese Michele Provicoli, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

La pubblicazione “Le processioni a Vasto tra fede e tradizione” è in vendita presso l’edicola Di Lanciano in corso De Parma a Vasto e presso le altre edicole e librerie della città.

Un volume che non può mancare nelle case dei vastesi: entra nell'intimità religiosa di ognuno di noi.

Nicola D’Adamo

lunedì 9 dicembre 2013

Il Principe dei musici. Per il quarto centenario della morte di Carlo Gesualdo da Venosa (1613-2013)






Concerto del «Coro Polifonico Stella Maris» al Liceo Scientifico “R. Mattioli” di Vasto

Auditorium Liceo Scientifico “R. Mattioli” Vasto
Venerdì 13 dicembre 2013



Con il concerto del Coro Polifonico “Stella Maris” di Vasto diretto da Paola Stivaletta, il Liceo Scientifico “Mattioli” della stessa città intende avviare un discorso sulla diffusione della musica medievale e rinascimentale nelle scuole e, nello tesso tempo, favorire la comprensione di come, nel contemporaneo, il medesimo progressive affondi le sue radici in tali percorsi sonori, soprattutto sul versante dell’art rock (assolutamente determinante in tale contesto l’esperienza della band inglese dei Jehtro Tull).
Il concerto del 13 dicembre 2013 è dedicato a uno dei maggiori compositori di tutte le epoche di cui ricorre il quarto centenario della morte: il principe Carlo Gesualdo da Venosa (1566-1613), inventore del madrigale a cinque voci (e di un singolare strumento come l’arciliuto), le cui influenze si riverbereranno fino a Wagner, Schönberg, Stravinsky (va sottolineato, inoltre, che quest’ultimo autore scriverà nel 1960 un’ opera dall’emblematico titolo Monumentum pro Gesualdo. A titolo informativo si ricorda che il cantautore Franco Battiato ha scritto una pièce dal titolo Gesualdo da Venosa contenuta nell’album L’ombrello e la macchina da cucire [1995]). La performance del Polifonico Stella Maris prevede, di Gesualdo, l’esecuzione del mottetto a cinque voci Ave, dulcissima Maria. Inoltre, saranno eseguiti altri undici brani di cui piace rilevare il madrigale a quattro voci di Jacques Arcadelt Il bianco e dolce cigno, il cui testo inizialmente attribuito a Giovanni Guidiccioni è da considerare opera di Alfonso d’Avalos (1502-1546), II marchese del Vasto.
Di là dall’importante ricorrenza culturale, il Liceo Scientifico di Vasto guidato dalla dirigente Silvana Marcucci lo ricorda per un altro motivo: il legame indiretto con la città acquisito attraverso il matrimonio con la cugina Maria d’Avalos (1560-1590), a detta del signore di Brantôme, una delle più celebri dames galantes dei suoi tempi. La vicenda tra i due coniugi sarà segnata da un efferato episodio di sangue ricordato da tutte le cronache di quegli anni: l’uxoricidio di donna Maria e l’omicidio del suo amante, il duca Fabrizio Carafa. La questione del femminicidio, dibattutissima oggi, aprirà sicuramente una discussione sul problema nella sua rilettura storico-culturale.
Al tempo degli Avalos è un progetto culturale ideato dal prof. Luigi Murolo che, intorno alla casata castigliana trapiantata nella Napoli aragonese, intende riconsiderare la storia della città nel contesto della grande cultura italiana dall’Umanesimo al Barocco. Il concerto del 13 dicembre 2013 dal titolo Il principe dei musici è il primo esempio di tale prospettiva. Sul tema dei beni culturali sarà sviluppato un rapporto con la sezione di Italia Nostra del Vastese.

Auditorium Liceo Scientifico “R. Mattioli” Vasto
Venerdì 13 dicembre 2013, ore 19,00

domenica 1 dicembre 2013

Difendiamo l'Università D'Annunzio': l'appello del rettore Di Ilio

Presenza a Vasto per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'UniTre



L’Università delle Tre Età di Vasto presieduta da Margherita Giove ha inaugurato l’anno accademico con il convegno “Università: work in progress” - relatore il rettore dell’Università D’Annunzio di Chieti Carmine di Ilio - svoltosi presso l’auditorium 'Maurizio Natale' dell’Istituto Filippo Palizzi.
Il Rettore parlando della situazione delle università italiane ed ha smontato tre luoghi comuni.
“Non è vero che in Italia ci sono troppi laureati; non è vero che ci sono troppe università; non è vero che si spende più degli altri Paesi”, ha detto ed ha snocciolato cifre e dati che pongono ormai l’Italia negli ultimi posti nelle classifiche mondiali. Nella fascia d’età 25-35 anni in Italia c’è il 20% di laureati, in Corea il 67%. Numero di Università per milioni di abitanti: in Italia 1,6, in USA 14,5 università. Per le spese, su 37 paesi, l’Italia è al 32° posto per spesa universitaria. Non c’è nessun Paese della UE dove c’è una situazione del genere, situazione ancor più aggravata dalla disposizione ministeriale di non rimpiazzare i docenti che vanno in pensione se non al 20%. Dieci professori vanno in pensione, solo due nuovi vengono assunti.
Insomma mentre il futuro sta nella “conoscenza”, la politica universitaria italiana va in senso contrario. In questa situazione allora la comunità locale è chiamata a difendere la propria università, i numerosi tagli impoveriscono sempre di più i nostri territori.
Nonostante il quadro di difficoltà gestionali, l’Università G. D’Annunzio comunque assicura un’offerta formativa di grande livello con i suoi numerosi corsi. E le tasse universitarie sono tra le più basse in Italia. E di questi tempi questo certo non guasta!
In apertura i saluti della presidente dell’UniTre Margherita Giove che ha tracciato un breve bilancio dei primi 25 anni di attività del suo sodalizio, ricordando le tappe e i protagonisti di questo lungo cammino; ha fatto seguito l’intervento dei sindaco Luciano Lapenna che ha ringraziato l’UniTre per la grande valenza sociale di una realtà come la loro che conta 600 soci. L’on. Maria Amato ha invitato a sognare un futuro migliore per noi e per i nostri figli. L’impegno è di difendere l’università abruzzese nelle sedi giuste e assicurare lo sviluppo dei nostri territori. Infine il dirigente dell’Istituto Palizzi Nino Fuiano , quale “padrone di casa”, ha assicurato che le porte dell’Istituto sono sempre aperte per l’Università delle Tre Età.
Numeroso il pubblico presente, in maggioranza soci e allievi dell’UniTre.
Nicola D'Adamo (NoiVastesi)