sabato 10 gennaio 2015

Una serata dedicata a Tiberii, letterato e musicista vastese


Appuntamento domani sabato 10 gennaio: si avrà "il privilegio, dopo circa 250 anni, di ascoltare, per la prima volta, testi dell'unico autore vastese del '700 di cui si abbia traccia scritta". 

Personaggi del settecento vastese 
CONTE GIUSEPPE TIBERII 
LETTERATO E MUSICISTA
Un volume di Gabriella Izzi Benedetti

 di GIUSEPPE CATANIA

La Società di Storia Patria "Luigi Marchesani" presenta, presso il Teatro Comunale "Gabriele Rossetti" di Vasto, il volume "Personaggi del settecento vastese - Conte Giuseppe Tìberii letterato e musicista", di Gabriella Izzi Benedetti. Una ricerca documentaria dell'autrice presso l'archivio di stato di Firenze, quello privato dell’Anelli,
riviste culturali d'epoca, fonti storiche.
"Del Tiberii, letterato e musicista - precisa l'autrice - si conservano spartiti le cui copie il Comune di Vasto ha acquisito presso il Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli. Altre copie sono state acquisite e analizzate dal Maestro Michele Cinquina, presidente dell'Associazione Culturale "La Cartella Musicale", presso la Biblioteca del Conservatorio di Milano. Abbiamo, quindi, il privilegio - soggiunge Gabriella Izzi Benedetti- dopo circa 250 anni, di ascoltare, per la prima volta, testi dell'unico autore vastese del '700 di cui si abbia traccia scritta". La prof. Gabriella Izzi Benedetti, nella sua introduzione, traccia il percorso letterario, artistico e musicale di Giuseppe Tiberii, cui fa seguito il concerto dell'Ensemble "La Cartella Musicale" sotto la direzione del Maestro Michele Cinquina, con la partecipazione di Cecilia Rizzetto (canto), Nicola Lamon (clavicembalo), Pietro Battistoni (violino barocco).

Il Conte Giuseppe Tiberii fu vice ammiraglio di S.M. il Re di Napoli; membro Corrispondente della Reale Società Patriottica di Chieti, come risulta da una lettera del 14 aprile 1794, indirizzata a Francesco Marchesani anche egli corrispondente di quella società. Avvocato, giudice di appello del regime feudale,vice Console di Spagna e Giudice del Circondario, autore di numerose poesie, della pubblicazione "II saggio dello stato attuale dell'agricoltura e del commercio frumentario delle province di Apruzzo Ci tra , Capitanata e Contado del Molise”, Napoli 1794.
Avvocato, noto tra gli Arcadi come Cloneso Licio, direttore della Gioventù Filarmonica,  antiquario e collezionista di opere d’arte e scultoree, conservava nel cortile della sua abitazione alcune incisioni lapidarie, tra cui quella del questore romano Getae IIII: “GETAE IIII  VI / QUAEST . PROVI  /  QUAESITORI”  e del giovane P F LABEONI incisa nella sua urna“PUERATIO...L.OPTATO /  ET PUER ATTO P.F. LABEONI / Filio /  AUCTUS ET SALUTAR1S L.”.
Custodiva numerosi dipinti di eccelsi artisti, una ricca biblioteca, strumenti musicali. Scrisse "Ester,azione sacra da cantarsi nella chiesa di S.Pietro a1 2 novembre del corrente anno, ecc. dedicata a Ferdinando Dattilo. Napoli, 1739"; "Trattenimenti letterari di Cloneso Licio P.A. ai suoi amici Napoli,1786” ; “L’uomo di Pope o disamina del sistema di Pope""Lettera al Genovesi sul libero arbitrio"; "Poesie anonime"-Gazzetta Universale,1779”; "Anacreontiche morali di Cloneso Licio P.A.Roma, l778”; con note di Storia Naturale, ,arricchito da vedute campestri disegnate e incise dal fratello Nicola;  “Lettera critico-liturgica ,Aquila 1805"; numerose poesie inedite; sinfonie e composizioni musicali inedite.


GIUSEPPE CATANIA

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